"Di tutte le forme d'espressione, il teatro mi sembra la più moderna proprio perché è quella che nel tempo ha sentito meno la necessità di cambiare. In fondo chi vede oggi una buona commedia non vede qualcosa di molto diverso da quello che vedeva, formalmente, lo spettatore di Euripide o di Aristofane.
Pensiamo a cosa sono diventate ormai la pittura e la scultura che si confondono spesso con la decorazione, o anche il cinema, che si allontana sempre più per appiattirsi nel solitario quadratino della televisione. Il teatro è una specie di tabù a rovescio, una necessità primordiale e immutata dell'uomo. (...) Per opporsi agli orrori del mondo, l'unico mezzo è forse quello di continuare a fare, ostinatamente, ciò in cui si crede. Che sia arte o meno è un problema diverso. Il talento è dato a pochissimi, ma tutti possiamo sforzarci di essere almeno buoni artigiani."